lunedì 6 agosto 2012

Che Noia...

Oggi ho terminato la lettura de Gli indifferenti di Alberto Moravia. Sono arrivato a pagina 131 di 300 e passa. Raramente mi è capitato di avere a che fare con una prosa più brutta e una storia più insignificante: non riesco a capacitarmi di come sia diventato una grande successo questo romanzo che è tutto fuorché sagace e penetrante. Viene presentato come impietosa critica alla borghesia, come un feroce atto di accusa a una mentalità imperante all'epoca. A me invece pare un testo di ben poca consistenza letteraria (basti solo l'aggettivazione sovrabbondante e disordinata) scritto da un ragazzo con un sussiego immenso. Insopportabile.

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